Architetture d’AmΩre
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Architetture d'Amore

Non è credibile parlare d’Amore, definire l’Amore, conoscere l’amore, separare l’Amore, confinare l’Amore..
Ciò che possiamo fare è creare le condizioni perché l’Amore si sviluppi, cresca, si arricchisca e ci arricchisca.
Possiamo facilitarne il fiorire. Possiamo gettare le basi per costruire l’Amore. 

E  di quale Amore stiamo parlando? 
  Dell’amore per noi stessi, per un sogno, per un’idea, per una creatura, per un lavoro, per un luogo,
per un progetto, per un modo di stare al mondo.

Costruire Amore

Per la mia esperienza, una prima condizione perché l'amore si sviluppi è l’incontro autentico con sé stessi. Amore quindi come ‘aver cura di sé stessi’, come ascolto e rispetto di sé, dei propri bisogni e desideri, delle emozioni che ci animano, della freschezza che ci caratterizza come esseri umani unici. Amore per il coltivare la propria unicità e per sviluppare ciò che in noi c’è di particolare, di vitale, di creativo. 

Riconosco amore nel fare esperimenti con sé stessi e con la vita, nello scorrere con la vita con flessibilità. Amore per attraversare l’esistenza con presenza consapevole, assaporandola in pienezza, assaggiando, scegliendo, gustando, rifiutando, rischiando, osando provando qualcosa di nuovo, di diverso per noi stessi, attivandosi, cominciando da un primo piccolo prezioso passo concreto a perseguire un proprio obiettivo ideale.
Amore quindi per la scoperta, per l’espressione libera e autentica di sé, per l’accettazione senza condizioni, per il non giudizio, per la creatività, per l’autenticità, per l’imperfezione umana, per il rischio, per il sognare, per il desiderare. 

Amore per il guardare la vita con fiducia, con poesia, con entusiasmo, per attraversare l’esistenza con stupore e meraviglia, con gioia e partecipazione, per coinvolgersi, per crederci, per prendersela a cuore, per esprimersi e manifestarsi con naturalezza, semplicità e coraggio, per farsi tentare nel mettersi in gioco, abbracciare sogni, cuori, persone, ideali.

Amore per la propria condizione umana, i propri talenti così come i propri punti più deboli. Amore per il coraggio di osare e di cambiare, amore per le cadute come per i successi e quindi amore per il viaggio, per il cammino, più che per il traguardo, come ci ricorda il poeta greco Kostantinos Kavafis, in una delle sue più appassionate poesie, Itaca.
Itaca

"Quando ti metterai in viaggio per Itaca,
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.

I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Poseidone non temere,
non sarà questo il genere di incontri, 
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.  
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,
né nell’irato Poseidone incapperai, 
se non li porti dentro,
se l’anima non te li mette contro.

Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d’estate siano tanti,
quando nei porti – finalmente e con
che gioia –
toccherai terra tu per la prima volta: 
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle, coralli, ebano e ambre,
tutta merce fina, anche profumi 
penetranti d’ogni sorta;
più profumi inebrianti che puoi.
Và in molte città egizie,
impara una quantità di cose dai dotti.
Sempre devi avere in mente Itaca 
r
aggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da
vecchio
metta piede sull’isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada,
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo sulla strada:
che cos’altro ti aspetti?

E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso, 
già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.”

Konstantinos Kavafis, 1911
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Scultura raffigurante Poseidone
Porto di Copenhagen,
Hans Andersen, 2005

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Costruire relazioni autentiche e comunità empatiche

Il modo con cui ci prendiamo cura di noi stessi si riflette nel nostro modo di stare in relazione con gli altri definendone la qualità, la gioiosità, la soddisfazione, la facilità, la luminosità dei rapporti che instauriamo.
Maturare una fedeltà a sé stessi, nei fatti, permette di aderire a noi stessi mentre siamo insieme agli altri, quando c’è una richiesta dall’esterno, quando esprimiamo una opinione, una posizione, quando dobbiamo scegliere, ed è la base per costruire relazioni soddisfacenti in cui ci sentiamo
rispettati e realizzati, ed in cui saremo in grado noi per primi di ascoltare, desiderare  l’espressione sincera dell’altro sperimentando sicurezza e fiducia nella libertà e autonomia  reciproca.
Il rispetto per sé stessi permette l’ascolto, il confronto, il cambiamento e la crescita individuale, ed apre la possibilità di altrettanto rispetto e
apertura nei confronti degli altri intorno a noi, contribuendo a creare comunità empatiche che si fondino sull’eguaglianza, sulla valorizzazione delle specificità e delle diversità in una visione comune di attraversamento dell’esistenza.
Una volta ritrovate, coltivate e liberate le caratteristiche individuali e speciali di ogni essere, credo sia possibile maturare un’attitudine personale che superi l’ego e che diventi un'attitudine all’apertura sociale. Che sia la via per entrare in comunicazione umana con gli altri, unendo il nostro cammino a quello di tutti coloro che aprono gli occhi al mattino e si trovano a fare gli stessi conti con sé stessi, con la quotidianità, con le proprie emozioni, con le paure, si fanno le stesse domande sul perché, sul senso, sul come, e procedono come meglio possono. Proprio come noi.
Il volgere un orecchio verso la propria voce interna diventa quindi amore per la condivisione ed il rispetto, amore per il percorso comune che arricchisce i singoli e getta le basi per la creazione di una comunità sociale che sia di supporto, che ci rappresenti e su cui possiamo influire in positività e costruttività.
Amore quindi per la partecipazione piena e consapevole non solo alla propria esistenza ma anche alla vita della comunità.

Riferimenti bibliografici per spunti e approfondimenti:
Buscaglia L., Vivere, amare, capirsi, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1984
De Mello A., Chiamati all’amore, Mondadori Editore, Milano 1991
Naranjo C., Amore, coscienza e psicoterapia, Xenia Edizioni, Milano 2007
Bona A., Il palpito dell’Uno, Oscar Modadori, Milano 2009
Piazza A., Colosimo M., La saggezza viene dal cuore, TEA, Milano 2013

I Gruppi di Architetture d'AmΩre


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ARCHITETTURE D'AMΩRE - da Lunedì 14 Ottobre 2013
Partecipa al prossimo gruppo in partenza Lunedì 14 Ottobre 2013 ad Accademia Europea di Firenze.
Alle 18.30 Primo Incontro GRATUITO
Un percorso di crescita in gruppo di 6 incontri per riflettere su come sia possibile incidere sulla qualità delle proprie relazioni affettive e creare le condizioni perché nella nostra vita, e nelle relazioni di coppia, fioriscano amore, gioia e realizzazione.
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Simona Casati
Professional Counselor
​Trainer Counselor
Email: simona@architetturedamore.it
Cell: +39 328 6131600

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