L'Amore nella Mitologia della Grecia Classica
Lettura evolutiva di miti e figure mitologiche
La conoscenza dei miti e delle figure mitologiche della Grecia classica, e non solo, ci permette di fantasticare su avventure di eroi ed eroine dalle esistenze fantastiche e certo molte di queste figure mitologiche e storie fanno parte della nostra cultura e di una conoscenza intellettuale condivisa.
Quello che credo utile da un punto di vista evolutivo e di acquisizione di consapevolezza personale è utilizzare le immagini mitologiche, le storie, le avventure dei personaggi dell’Olimpo greco come STIMOLI DI RIFLESSIONE SU NOI STESSI.
Diventa quindi arricchente guardare alle figure mitologiche di Dei e Dee greche come a dei MODELLI che ciascuno di noi a suo modo ha assorbiti dentro di sé non solo come conoscenza ma anche come quelli che jung chiamava archetipi interiori, come riferimenti interni
che possono guidare i nostri pensieri ed azioni.
ARCHETIPI dal greco antico ὰρχέτυπος che significa IMMAGINE.
tipos = modello
arché = originale
= modelli di esistenza e di comportamento che riconosciamo dall'inconscio collettivo e di cui siamo partecipi.
Gli Dei dell'Olimpo rappresentano IMMAGINI di femminilità, di mascolinità, di bellezza, di forza, di realizzazione personale che abbiamo interiorizzato. METAFORE di convinzioni interne presenti in molti di noi.
Percorrerne alcuni insieme può essere quindi una opportunità per vedere quali e quante delle modalità che agiamo nella vita, ed in particolare nelle relazioni affettive amorose, siano legate a convinzioni mutuate dai miti classici, poi interiorizzate.
I miti sono infatti solo apparentemente delle favole, in realtà gli Dei dell’Olimpo greco avevano mozioni interiori, desideri, impulsi e comportamenti molto umani e concreti e molto di loro noi rispecchiamo ancora oggi, più o meno consapevolmente e più o meno
efficacemente.
Parlo di miti e figure mitologiche della Grecia classica non solo per un personale profondo amore che mi lega alla terra, alla cultura ed al popolo greco, ma perché comunque fanno parte della nostra formazione culturale e della nostra conoscenza. E' in questa prospettiva che possono rappresentare strumenti di riflessione sul come ci siamo formati la nostra idea di noi stessi, degli altri, del mondo e delle relazioni. Potremo verificare come molti di noi abbiano visioni della vita ereditate proprio da queste figure mitologiche, dai loro miti di origine, dalle loro avventure e attitudini interiori.
Le divinità greche dell'AmoreFra le più conosciute e popolari divinità dell'Olimpo greco ci sono proprio il Dio
dell'Amore EROS e la Dea dell'Amore e della bellezza AFRODITE, che sono ricchi di miti ed avventure a loro associati. Attraverso una rilettura critica dei miti che li coinvolgono, e della loro evoluzione nel tempo, possiamo vedere come le loro attitudini, i valori, le caratteristiche, le emozioni interne ed i comportamenti possano risuonare con l'esperienza interna e relazionale di mollti di noi ancora oggi. Ci appartengono come categorie di giudizio interne, come pensieri che ci facciamo su noi stessi quando pensiamo all’eros, all’amore, alle posizioni reciproche degli innamorati, degli amanti, ed ai rapporti di forza nella coppia. Appare evidente come abbiamo ereditato e maturato una visione scissa dell'Amore in componenti separate, riuscendo cognitivamente a frammentare quello che è il principio Unico animatore dell'esistenza e dell'Universo. Eros infatti nei miti teogonici originari, era una divinità primordiale, animatrice dell'universo ed aveva un potere terribile ed irresistibile: successivamente è diventato figura più astratta e sfumata, e il principio dell'Amore ordinatore dell'Universo si è scisso in due figure, Eros associato all'amore fanciullo, ed Afrodite, dea della bellezza e dell'Amore, che rappresenta l’amore maturo, appassionato ed evoca l'unione ed il godimento sessuale. Afrodite è madre di Eros, che fa parte del suo corteo: Afrodite ha infatti un corteo di divinità secondarie maschili e femminili, che erano rappresentazioni personificazioni allegoriche dei vari aspetti del suo potere. Si serve del figlio per esercitare la sua potenza universale in cielo e in terra, contiene, guida e direziona Eros. Eros diventa quindi una componente dell’Amore, è figlio dell'Amore, generando una graduatoria, una separazione che mi rimanda alle difficoltà che molti di noi sperimentano oggi di vivere relazioni affettive piene, ricche ed uniche, in cui siano presenti contemporaneamente, passione, intimità, affetto, fratellanza, gioia e progetti comuni. |
Immagine:
Venere e Cupido, Alessandro Allori, ca 1570, Galleria degli Uffizi, Firenze Immagine:
Afrodite, Eros e Pan, c. 100 BC, Delos, Museo Nazionale, Atene. |
Registro AssoCounseling n. A0856 - Professione disciplinata ai sensi della Legge n° 4/2013