AUTOSTIMA: per stimare qualcosa, bisogna prima conoscerlo
Se è vero che non è importante come gli altri ci vedono ma come noi vediamo noi stessi, perché è così difficile guardarsi realmente, conoscersi ed accettarsi per ciò che siamo, e quindi auto stimarci?
L’autostima è un senso soggettivo e duraturo di auto approvazione del proprio valore personale che inizia a svilupparsi nell’infanzia, si alimenta con le esperienze di vita e funziona da supporto interno, che perciò sostiene senza il costante bisogno dell’appoggio esterno.
L’esperienza soggettiva è il punto chiave, quindi. E’ quello che ci accade nella vita, e da quale prospettiva ne facciamo esperienza (se interiore o esterna) che crea in noi un solido e obiettivo senso di sé, basato sui nostri reali punti di forza e sulle aree di miglioramento che emergono nel tempo.
In realtà, purtroppo, dentro di noi spesso ci valutiamo sulla base di giudizi e valori esterni.
L’immagine che ognuno ha di sé è infatti un mosaico che nel tempo prende forma lentamente in base alle risposte che riceviamo dagli altri e dall’ambiente, più che dalle risonanze interne che le esperienze hanno su di noi. Fin da molto piccoli, non sentirsi visti, amati, sentire che i propri bisogni e richieste vengono disattesi, che non siamo importanti e non veniamo riconosciuti e apprezzati per quello che siamo, sono tutte modalità che tolgono quel “capitale” sul quale si costruisce l’autostima.
In seguito, durante lo sviluppo, questo processo può venire ostacolato dalle aspettative e critiche esterne che ci spingono ad essere come altri vogliono e non come realmente siamo o stiamo diventando. Così cominciamo a valutarci sulla base dei giudizi altrui e non di quello che ci dice la nostra esperienza, nel caso appunto in cui sia stata poco riconosciuta.
Il luogo di potere si trova dentro di noi, e nel trovare anche da adulti il modo di guardarsi ed ascoltarsi dall’interno, per conoscersi e valutare correttamente e benevolmente le proprie capacità e i propri limiti, registrando ed accettando entrambi così da muoverci nel mondo gestendo al meglio le carte che abbiamo nelle mani.
Il luogo di potere si trova dentro di noi, e nel trovare anche da adulti il modo di guardarsi ed ascoltarsi dall’interno, per conoscersi e valutare correttamente e benevolmente le proprie capacità e i propri limiti, registrando ed accettando entrambi così da muoverci nel mondo gestendo al meglio le carte che abbiamo nelle mani.
L’autostima è un senso soggettivo e duraturo di auto approvazione del proprio valore personale che inizia a svilupparsi nell’infanzia, si alimenta con le esperienze di vita e funziona da supporto interno, che perciò sostiene senza il costante bisogno dell’appoggio esterno.
L’esperienza soggettiva è il punto chiave, quindi. E’ quello che ci accade nella vita, e da quale prospettiva ne facciamo esperienza (se interiore o esterna) che crea in noi un solido e obiettivo senso di sé, basato sui nostri reali punti di forza e sulle aree di miglioramento che emergono nel tempo.
In realtà, purtroppo, dentro di noi spesso ci valutiamo sulla base di giudizi e valori esterni.
L’immagine che ognuno ha di sé è infatti un mosaico che nel tempo prende forma lentamente in base alle risposte che riceviamo dagli altri e dall’ambiente, più che dalle risonanze interne che le esperienze hanno su di noi. Fin da molto piccoli, non sentirsi visti, amati, sentire che i propri bisogni e richieste vengono disattesi, che non siamo importanti e non veniamo riconosciuti e apprezzati per quello che siamo, sono tutte modalità che tolgono quel “capitale” sul quale si costruisce l’autostima.
In seguito, durante lo sviluppo, questo processo può venire ostacolato dalle aspettative e critiche esterne che ci spingono ad essere come altri vogliono e non come realmente siamo o stiamo diventando. Così cominciamo a valutarci sulla base dei giudizi altrui e non di quello che ci dice la nostra esperienza, nel caso appunto in cui sia stata poco riconosciuta.
Il luogo di potere si trova dentro di noi, e nel trovare anche da adulti il modo di guardarsi ed ascoltarsi dall’interno, per conoscersi e valutare correttamente e benevolmente le proprie capacità e i propri limiti, registrando ed accettando entrambi così da muoverci nel mondo gestendo al meglio le carte che abbiamo nelle mani.
Il luogo di potere si trova dentro di noi, e nel trovare anche da adulti il modo di guardarsi ed ascoltarsi dall’interno, per conoscersi e valutare correttamente e benevolmente le proprie capacità e i propri limiti, registrando ed accettando entrambi così da muoverci nel mondo gestendo al meglio le carte che abbiamo nelle mani.