Persone che affermano di capire, di informarsi, di pensare e poi, chiusa la porta del loro orticello individuale e mentale, muovono passi istintivi e pericolosi, per sé e per tutti.
Per altri versi tutto questo rafforza la nostra motivazione mostrando l'estremo bisogno che c'è di noi. Noi: operatori della relazione di aiuto. Noi: counselor, psicoterapeuti, infermieri, medici, educatori, insegnanti, operatori di assistenza a vario titolo, operatori del benessere attraverso il lavoro energetico sul corpo, sull'aura, sulle energie più sottili. Noi siamo preziosi più che mai.
Noi e tutte le persone che hanno cuore acceso, fermo, determinato; che hanno maturato, probabilmente attraverso la sofferenza, quella integrazione identitaria salda, gentile, empatica. Chi osserva senza bisogno di giudicare o dire la propria, chi comprende senza compiangere, chi stimola e risveglia senza prendersi il potere sull'altro ma agevolandone la fioritura piena e soddisfacente in autonomia.
Non è più il tempo di dare energia a ciò che separa. Né di investire più tanto sulla distinzione dei vecchi criteri bianco e nero, giusto e sbagliato, uomo e donna. Pur onorando, da donna, proprio oggi, le battaglie di donne sottomesse da una storia e cultura secolare che ancora tende a spegnere la nostra esistenza libera, spegnendo in noi la percezione del diritto di averla.
E' il momento di guardarsi dentro e di riconoscere il nostro valore. Di guardarsi intorno e rafforzarlo questo valore, e proprio attraverso il confronto con gli altri valorizzare il nostro modo disponibile, affettuoso, determinato, protetto e responsabile di essere umani fra esseri umani, capaci di stare accanto all'altro aiutandolo a fiorire nel rispetto del suo bene e nel rispetto di tutti e di tutto ciò che è vivente.
È il momento dei cuori aperti e pieni di forza, quella forza interiore consapevole che esce calma e inattaccabile. È il momento dell'amore autentico che scalda e da speranza; dell'autorevolezza che incanta e mostra la possibilità di essere pienamente se stessi in questo mondo; della convinzione di poter trasformare la propria vita, il proprio intorno, e arrivare a trasformare le grandi logiche di dominio soporifero che sembrano vincere sempre.
È il momento della passione per la crescita umana e della convinzione nella strada scelta da ciascuno per stimolarla. Ciascuno dia fiducia ai propri talenti, alle proprie risorse, ai propri valori e alla professione o forma che lo rappresenta meglio per diffonderli nel mondo. Ciascuno si nutra di cibi naturali e semplici che rinvigoriscono e donano lucidità e vitalità; ciascuno si goda momenti di spensieratezza fertile, di affetti che pacificano, di natura e colori, di aria e libertà. Ciascuno tenga vivo il proprio cuore, la propria forza d’anima, la propria motivazione come meglio sa.
E andiamo. C'è bisogno di noi!
Senza ascoltare voci esterne distruttive, depotenzianti, che giudicano tutto e il contrario di tutto. Senza pensare a cosa poteva essere fatto, a cosa era ieri. Senza attendere un dopo, sperando di non dimenticare. C'è bisogno di noi ora.
Io ci sono. Achillea c'è. Ciascuno di noi troverà il proprio ‘come’. Lo troveremo insieme.
Un abbraccio affettuoso a presto!
Per altri versi tutto questo rafforza la nostra motivazione mostrando l'estremo bisogno che c'è di noi. Noi: operatori della relazione di aiuto. Noi: counselor, psicoterapeuti, infermieri, medici, educatori, insegnanti, operatori di assistenza a vario titolo, operatori del benessere attraverso il lavoro energetico sul corpo, sull'aura, sulle energie più sottili. Noi siamo preziosi più che mai.
Noi e tutte le persone che hanno cuore acceso, fermo, determinato; che hanno maturato, probabilmente attraverso la sofferenza, quella integrazione identitaria salda, gentile, empatica. Chi osserva senza bisogno di giudicare o dire la propria, chi comprende senza compiangere, chi stimola e risveglia senza prendersi il potere sull'altro ma agevolandone la fioritura piena e soddisfacente in autonomia.
Non è più il tempo di dare energia a ciò che separa. Né di investire più tanto sulla distinzione dei vecchi criteri bianco e nero, giusto e sbagliato, uomo e donna. Pur onorando, da donna, proprio oggi, le battaglie di donne sottomesse da una storia e cultura secolare che ancora tende a spegnere la nostra esistenza libera, spegnendo in noi la percezione del diritto di averla.
E' il momento di guardarsi dentro e di riconoscere il nostro valore. Di guardarsi intorno e rafforzarlo questo valore, e proprio attraverso il confronto con gli altri valorizzare il nostro modo disponibile, affettuoso, determinato, protetto e responsabile di essere umani fra esseri umani, capaci di stare accanto all'altro aiutandolo a fiorire nel rispetto del suo bene e nel rispetto di tutti e di tutto ciò che è vivente.
È il momento dei cuori aperti e pieni di forza, quella forza interiore consapevole che esce calma e inattaccabile. È il momento dell'amore autentico che scalda e da speranza; dell'autorevolezza che incanta e mostra la possibilità di essere pienamente se stessi in questo mondo; della convinzione di poter trasformare la propria vita, il proprio intorno, e arrivare a trasformare le grandi logiche di dominio soporifero che sembrano vincere sempre.
È il momento della passione per la crescita umana e della convinzione nella strada scelta da ciascuno per stimolarla. Ciascuno dia fiducia ai propri talenti, alle proprie risorse, ai propri valori e alla professione o forma che lo rappresenta meglio per diffonderli nel mondo. Ciascuno si nutra di cibi naturali e semplici che rinvigoriscono e donano lucidità e vitalità; ciascuno si goda momenti di spensieratezza fertile, di affetti che pacificano, di natura e colori, di aria e libertà. Ciascuno tenga vivo il proprio cuore, la propria forza d’anima, la propria motivazione come meglio sa.
E andiamo. C'è bisogno di noi!
Senza ascoltare voci esterne distruttive, depotenzianti, che giudicano tutto e il contrario di tutto. Senza pensare a cosa poteva essere fatto, a cosa era ieri. Senza attendere un dopo, sperando di non dimenticare. C'è bisogno di noi ora.
Io ci sono. Achillea c'è. Ciascuno di noi troverà il proprio ‘come’. Lo troveremo insieme.
Un abbraccio affettuoso a presto!