Dare forma alla mia vita
Risposta ad Ely78 del 09/10/2013
Domanda:
Ciao, ma come mai se davvero la mia vita è nelle mie mani, non riesco a darle la forma che vorrei? Ely78
Risposta:
Cara Ely 78, per poter dar forma a qualcosa con le proprie mani bisogna averne una buona conoscenza e padronanza, delle mani, intendo.
Conoscere che cosa davvero sappiamo e possiamo fare, definire che cosa desideriamo, e che cosa è realmente possibile. Dopodiché: provare, sperimentarsi, rischiare, magari qualcosa di diverso da ciò che non ha funzionato finora.
Ci sono quindi tanti livelli su cui è possibile intervenire: sul conoscere e guardare con sincerità le proprie risorse e qualità, valorizzando le
potenzialità; contattare i bisogni e desideri reali, e non ideali o indotti; definire i propri obiettivi esistenziali e concreti; prepararsi, approntare lo
zaino con i viveri necessari lungo il percorso; iniziare a fare dei passi per raggiungere la propria meta; imparare a godersi il viaggio; monitorarsi con un orecchio interno al proprio stato vitale, che confermi o meno la correttezza della via o dell’obiettivo, ed un orecchio e occhio all’esterno e a come si modifica la realtà intorno; eventualmente aggiustare il tiro; accettare le cadute e ripartirne arricchiti.
Può darsi che in qualcuno di questi passaggi tu possa cambiare qualcosa per sentirti maggiormente attrice protagonista delle tue esperienze, e
se non lo individui da sola, puoi sempre chiedere aiuto, a chi ti conduce verso te stessa però, e non verso di sé.
Simona
Risposta ad Ely78 del 09/10/2013
Domanda:
Ciao, ma come mai se davvero la mia vita è nelle mie mani, non riesco a darle la forma che vorrei? Ely78
Risposta:
Cara Ely 78, per poter dar forma a qualcosa con le proprie mani bisogna averne una buona conoscenza e padronanza, delle mani, intendo.
Conoscere che cosa davvero sappiamo e possiamo fare, definire che cosa desideriamo, e che cosa è realmente possibile. Dopodiché: provare, sperimentarsi, rischiare, magari qualcosa di diverso da ciò che non ha funzionato finora.
Ci sono quindi tanti livelli su cui è possibile intervenire: sul conoscere e guardare con sincerità le proprie risorse e qualità, valorizzando le
potenzialità; contattare i bisogni e desideri reali, e non ideali o indotti; definire i propri obiettivi esistenziali e concreti; prepararsi, approntare lo
zaino con i viveri necessari lungo il percorso; iniziare a fare dei passi per raggiungere la propria meta; imparare a godersi il viaggio; monitorarsi con un orecchio interno al proprio stato vitale, che confermi o meno la correttezza della via o dell’obiettivo, ed un orecchio e occhio all’esterno e a come si modifica la realtà intorno; eventualmente aggiustare il tiro; accettare le cadute e ripartirne arricchiti.
Può darsi che in qualcuno di questi passaggi tu possa cambiare qualcosa per sentirti maggiormente attrice protagonista delle tue esperienze, e
se non lo individui da sola, puoi sempre chiedere aiuto, a chi ti conduce verso te stessa però, e non verso di sé.
Simona